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Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

La situazione dell’ambasciatore italiano Daniele Mancini si fa di ora in ora sempre più difficile. La Corte Suprema indiana, che giovedì scorso gli aveva già intimato di non lasciare il Paese, ha stabilito che non ha più diritto all’immunità diplomatica e che, quindi, può essere processato.  Secondo il Presidente della Corte, Altamas Kabir, il nostro ambasciatore ha deliberatamente giurato e scritto il falso avendo garantito che i due marò sarebbero tornati dal permesso elettorale e pertanto ha  recato un “grave oltraggio alla giustizia indiana  perdendo ogni immunità diplomatica”. Daniele-Mancini
In poche parole se entro il 22 marzo non si riuscirà a risolvere il contezioso tra l’Italia e l’India, Daniele Mancini rischia di pagare in prima persona, con una pena fino a tre anni di carcere, la grave superficialità con cui è stata gestita fin dall’inizio la questione.
Al momento la Farnesina continua a non prendere una posizione pubblica, forse sottovalutando ancora una volta la determinazione dell’India. Come era già successo per il caso dei marò, il governo Monti dà l’impressione di non sapere esattamente cosa fare e intanto gli Indiani continuano ad appigliarsi alle minime sottigliezze della giurisprudenza nazionale e internazionale. Ancora una volta l’unica strategia italiana sembra quella di prendere tempo in attesa che si calmino le acque, confidando che il governo e la Corte indiana non abbiano il coraggio di andare fino in fondo.
Nel frattempo, però, l’Italia ha perso anche l’importantissimo appoggio dell’Unione Europea. La portavoce di Catherine Ashton, responsabile per la politica estera dell’Ue, ha chiarito che “non è possibile prendere posizione nel merito degli argomenti legali riguardanti la sostanza del caso”.

Di fronte alla gravità di tale situazione, la redazione della Prima Pietra ritiene che non si possa più aspettare in quanto in gioco ci sono l’incolumità dell’ambasciatore Daniele Mancini e della sua famiglia nonché la credibilità di un intero paese che rischia di essere compromessa per sempre.

Per questo promuoviamo e sottoscriviamo il seguente appello promosso dai parenti e dagli amici dei diplomatici e dei funzionari italiani nell’Ambasciata di New Delhi e dal Gruppo per l’amicizia tra Italia e India:

 Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

La crisi che si è venuta a creare tra Italia e India è gravissima. L’India è un grande Paese, non da ultimo in termini di popolazione, di cui l’Italia non può e non deve fare a meno, anche da un punto di vista economico-commerciale. Come in Italia è presente una grande comunità Indiana, così l’India, una delle principali economie emergenti del mondo, presenta opportunità importanti per le nostre aziende.

Le due comunità, a giusto titolo, sono molto preoccupate.

L’Italia e l’India sono due Nazioni di antica e illustre cultura, che sono sempre state profondamente amiche l’una dell’altra. Pertanto, riteniamo, a questo punto, che debba essere ritrovata urgentemente la fiducia tra i due governi che sembrano averla smarrita, ponendo in essere decisioni molto affrettate, quando occorre, al contrario, la chiara e globale visione degli enormi interessi coinvolti, che erano e debbono rimanere convergenti.

CI APPELLIAMO, QUINDI, CON TUTTE LE NOSTRE FORZE E CON TUTTA LA NOSTRA VOCE, ALL’AUTORITA’ DEL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO, AFFINCHE’ SI ADOPERI, ASSIEME ALL’AUTORITA’ DEL PRESIDENTE DELL’INDIA PRANAB MUKHERJEE, A RISOLVERE IN MANIERA AMICHEVOLE E GIUSTA, COME AUSPICATO  DALLE NAZIONI UNITE E DALL’UNIONE EUROPEA, QUESTA GRAVE CRISI.

Crediamo che, a questo punto di escalation della crisi, soltanto il grande PRESTIGIO E LA GRANDE AUTORITA’ MORALE di DUE PRESIDENTI tanto amati dai rispettivi popoli, possa risolvere questa grave crisi che rischia di innescare pericolosissime e inutili conseguenze.

Gruppo per l’amicizia tra Italia e India

 

Scritto da

Redazione LPP

- Redazione de La Prima Pietra

  • Andregard

    Ma siamo sicuri di questa grande amicizia? Il costo per noi è altissimo e il guadagno per i cittadini italiani non c’è. Ogni azienda portata in India ha fatto perdere decine e decine di posti di lavoro. Ma quale arroganza dell’Italia … ormai l’India ha dimostrato che, con la richiesta del l’inversione dell’onere della prova, le sue sbandierate prove di colpevolezza sono difficilmente sostenibili in un processo che dovrebbe garantire l’imparzialità e la ripetibilità delle perizie da parte della difesa… su prove abilmente distrutte? Scusate come si fa a parlare solo della credibilità italiana quando l’India ha usato l’inganno per attirare la E.L. in porto e che dopo oltre 70 anni è stata la prima nazione a limitare la libertà di un ambasciatore? …. di uno stato amico….

  • http://www.nansen.it Giuseppe di Carluccio

    Condivido in pieno e sottoscrivo.
    Giuseppe di Carluccio

  • alessandro cannavale

    condivido e sottoscrivo!!!!
    Alessandro Cannavale

    • ida iovino

      condivido e sottoscrivo!

  • http://www.3d0.it Gabriele

    Appello certamente condivisibile!

  • Riccardo

    Condivido e sottoscrivo l’appello anche perchè è stato il governo italiano a mettere l’ambasciatore in queste condizioni. Solo in Italia gli assassini stranieri (rumeni e albanesi tanto per citarne alcuni),,sia pure con molte attenuanti,vengono lasciati liberi e si pretende che lo facciano anche gli altri Paesi!!

  • berti lucia

    Condivido e sottoscrivo l’appello .Gli accordi intrapresi vanno rispettati . Lucia Berti

  • Laura Vigilante

    Condivido e sottoscrivo

  • http://anpiumbertide.wordpress.com Federico

    Sottoscrivo in pieno l’appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

    Federico Rondoni

  • pasquale suppa

    occorre un pacifico accordo con l’india. il tribunale internazionale dovrebbe prendere in considerazione il caso e dare una giusta sentenza.

  • Davide Pastore

    sottoscrvo l’appello Davide Pastore

  • Immacolata Iadicicco

    Sottoscrivo l’appello e mi auguro una serena risoluzione
    Immacolata Iadicicco

  • http://Albano Serena

    Condivido e sottoscrivo l’appello! A mio parere, i 2 marò dovrebbero, visto il fermo dell’ Ambasciatore, rientrare in India in cambio del suo rilascio ed affrontare tutte le conseguenze del “caso”, nel pieno rispetto del nostro Paese ed in quello Indiano.
    Serena Albano

    • Michele Montella

      l’india ha violato trattati interazionali. continua a violarli. i nostri maro devono restare in ittalia e l’Ambasciatore che rappresenta l’iItalia deve ricevere le scuse. Questa faccenda costituisce solo pretesto per beghe politiche e lotte di.potere interne indiane. signora Albano, manderebbe i suoi figli indietro ?

  • Luigi De Luca

    Condivido e sottoscrivo l’appello.
    Al posto dei marò diamo all’India il premier Mario Monti e l’ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Nuova Delhi ha sequestrato il nostro ambasciatore, mentre l’Unione europea ci ha scaricato. Per uscire dall’impasso proponiamo di consegnare i responsabili del pasticcio.
    Luigi De Luca

  • http://www.mimidemaio.com Mimì De Maio

    Condivido l’appello!
    Lo Stato italiano prendi subito una posizione ufficiale, nel rispetto della pacifica cooperazione tra i popoli e della cultura di un grande paese come l’India!
    Mimì De Maio

  • marco boccalatte

    Sottoscrivo l appello. Marco Boccalatte

  • mario ivan

    Appello fondatissimo.
    Mario Ivan Esposito

  • Ferdinando d’Errico

    Condivido e sottoscrivo l’appello
    Ferdinando d’Errico

  • Ovidio Esposito

    La cultura giuridica di cui il nostro paese va fiero merita maggiore rispetto né può essere tollerata la violenza nei confronti del nostro Ambasciatore. La credibilità internazionale che l’attuale governo sostiene di aver riguadagnato, necessita di un riscontro per ottenere il quale sarebbe forse il caso di alzare la voce, come del resto avrebbero già fatto altri paesi democratici della cui amicizia e stima ci vantiamo… Ovidio Esposito

  • Ondina

    Sottoscrivo l’appello . Ondina Guido

  • Luigi Vaccaro

    Sottoscrivo l’appello.

  • Maurizio Chianese

    Semplice , semplice ! Loro minacciano il nostro Ambasciatore in India , noi arrestiamo l’Ambasciatore indiano in Italia . I tedeschi , i francesi o gli americani , sono certo , avrebbero reagito in questa maniera . Si dice a Napoli : ” chi pecora si fa , ‘o lup s’ a magna ” !!!! Maurizio Chianese

    • Diego Occhiuzzi

      Caro dino Condivido e sottoscrivo l’appello. Diego Occhiuzzi

  • Ada Quirino

    Sottoscrivo l’appello.Le tensioni che si stanno generando, a causa di comportamenti incoerenti e non rispettosi degli accordi presi, rappresentano solo un danno per le popolazioni più fragili ed un’ulteriore decadimento dell’immagine dell’italia. Esprimo solidarietà all’ambasciatore che mi sembra proprio una vittima del sistema e rischia di diventare capro espiatorio.

  • Paola de Ciuceis

    sottoscrivo,
    Paola de Ciuceis

  • Maria I. CONTINISIO

    Condivido in pieno e sottoscrivo anch’io l’appello.
    E’ vergognoso che un diplomatico debba trovarsi in questa situazone.
    Maria I. Continisio

  • LUCIO ZARRILLI

    Condivido e sottoscrivo l’APPELLO

  • Renato Carraffa

    Sottoscrivo l’appello
    La solita figura di schifo…….

  • francesco Acquaviva

    Sottoscrivo l’appello.
    Francesco Acquaviva

  • massimo laux

    Condivido e sottoscrivo l’appello
    Massimo Laux
    I Marò e l’ Italia devono rispondere nel rispetto degli accordi intrapresi.

  • Domenico ORLANDO

    Sottoscrivo l’appello.

  • Guido

    sottoscrivo !

  • http://Www.capripress.com Anna Maria Boniello

    Condivido e sottoscrivo l’appello . Un diplomatico rappresenta una figura inviolabile sia in pace che in guerra.

  • Giuseppe Beneduce

    Sottoscrivo

  • Dario Imparato

    Condivido e sottoscrivo l’appello. Gestione sin dall’inizio scriteriata di una situazione molto delicata. Per quanto difficile e doloroso un dietrofront, anche dal punto di vista della credibilità, forse è l’unica strada perseguibile anche in considerazione del fatto che la corte non si esprimerà comunque sul mancato ritorno dei marò sino alla scadenza del 22 marzo entro la quale i due fucilieri di marina dovrebbero far ritorno in India (Latorre e Girone non hanno di fatto ancora violato le direttive della Corte, il presidente ha infatti affermato che «bisogna attendere il 22 marzo per esprimersi).

  • paola di Pompeo

    Condivido e sottoscrivo l’appello.
    Paola di Pompeo

  • Crescenzo Allocca

    sottoscrivo l’appello

  • Simone Andrea d’Aniello

    sottoscrivo l’appello.
    Simone Andrea d’Aniello

  • Salvo Sapio

    Condivido e sottoscrivo l’appello.
    Salvo Sapio

  • Olga Improta

    Sottoscrivo l’appello

  • Maurizio de Giovanni

    Aderisco, senza riserve.

  • http://felicebesostri.blogspot.com Felice Besostri

    Non ci piove i 2 marò dovevano rientrare.La sola giustificazione poteva essere un fermo o arresto giudiziale se è vera la conpetenza italiana a giudicarli

  • Francesco Scalzone

    Sottoscrivo l’appello e il tributo di Eduardiana memoria che già mesi fa dedicai al ministro!
    Francesco Scalzone

  • http://www.circololaprimapietra.eu/author/dinofalconio/ Dino Falconio

    Condivido e sottoscrivo l’appello
    Dino Falconio
    P.s. È l’ennesimo frutto avvelenato della incapace politica (non solo) estera del Governo Tecnico dei Professori. Giulio Terzi di Sant’Agata Mazzanti Vien dal Mare, meriti il trattamento del tuo quasi omonimo Duca Alfonso Maria di Sant’Agata dei Fornari in “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica.
    http://www.youtube.com/watch?v=vypa2RPI9B0&feature=youtube_gdata_player