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Che la terra ti sia lieve

F. era nigeriano. Alto, viso segnato dalla guerra, sempre sorridente! Si lamentava che non c’era lavoro ma una volta si ritrovò a consolare lui me (giovane, italiana e laureata in archeologia) dicendomi che per tutti prima o poi arriva la buona sorte.

F. è morto perchè un chiodo arrugginito gli si è conficcato nel piede. Tutti gli avevano detto di andare in ospedale, convinti che in uno stato “civile” il diritto alla salute è prioritario. Ma F. non voleva andarci: F. era “clandestino”, ovvero un “delinquente”, perchè in Italia vige ancora la legge Bossi-Fini.

Se fosse andato all’ospedale magari l’avrebbero scoperto, l’avrebbero arrestato e poi rimandato in Nigeria, senza tanti complimenti.

La fruttinvendola, il tabaccaio, le persone che ogni giorno hanno condiviso con lui un sorriso, un po’ di soldi, i vestiti di mio padre che non c’è più, noi tutti, di corsa come sempre, gli volevamo bene. Ma a nulla è servito ricordargli che col tetano non si scherza, lui all’ospedale non c’è voluto andare. Ci siamo resi conto che per una persona spaventata, annichilita da un passato spaventoso e da un presente incerto, la “salute” non “è la prima cosa”! Meglio rischiare la malattia che rischiare di vanificare gli sforzi per arrivare in Italia.

Non è stato il tetano a ucciderlo! L’ha ucciso  una legge (la Bossi-Fini, appunto) feroce, inumana e razzista.

F. non è il primo a morire da clandestino e non sarà l’ultimo: nei cantieri, nelle campagne, per le malattie non curate, per gli incidenti sul lavoro, ogni giorno c’è una mattanza di esseri umani senza nome, senza diritti, senza voce.

La nostra Costituzione è la nostra guida, ma quanto mi sembra inadeguato oggi l’articolo 3 nel quale si legge che “hanno pari dignità sociale, sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e socialiunicamente “i cittadini italiani”. Possiamo, anzi dobbiamo, avere il coraggio di dire che non solo vanno abolite alcune leggi, ma anche che andrebbero modificati alcuni passaggi della nostra Carta Costituzionale, aggiornati a un mondo che è cambiato.

Ai candidati alle primarie del Centro-Sinistra dico quindi: non guardate solo al vostro elettorato, apritevi anche a chi non vota, a chi nemmeno può esistere in questo paese che diciamo civile.

Che la terra ti sia lieve dolce F.

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