Condividi:

" />

Dalla Caporetto dei partiti al recupero del senso delle istituzioni

Un intervento lungo poco più di mezz’ora. Un atto di accusa nei confronti dei partiti ai movimenti passando per i media e singoli cittadini.

Chi si aspettava che Napolitano si ponesse come il garante della sordità della vecchia politica, sarà probabilmente rimasto sorpreso dalla capacità di un uomo di ottantasette anni di parlare con la voce e la tensione al cambiamento degli italiani di oggi.

«Corruzione», «lassismo», «inconcludenza», «impotenza», «omissioni», «guasti», «chiusure», «irresponsabilità»: Napolitano si è soffermato a lungo sui più gravi motivi che hanno portato al distacco sempre più profondo e insanabile nei confronti della politica e ha puntato l’indice contro i partiti che a causa del “prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi” non hanno realizzato le riforme necessarie.  Il secondo giuramento del capo dello Stato, unico caso nella storia repubblicana, è sembrato per lunghi tratti un ultimo, accorato appello a recuperare quel senso di unità nazionale che il clima di guerra civile strisciante rischia di compromettere forse in maniera definitiva. Un richiamo in primis ai partiti che sembrano non aver capito la gravità del momento, ma anche contro quella tendenza infantile dell’autoassolversi gettando sull’avversario ogni responsabilità, ogni colpa. Quella tendenza ad approfittare del disastroso momento del paese per lucrare su qualche piccola rendita di posizione, per accoltellare il proprio vicino e per cercare di emergere dalle macerie. Di tutto ciò ne abbiamo avuto ampia dimostrazione nella settimana passata, quando la politica italiana ha dato forse il definitivo colpo di grazia alla sua credibilità. Del resto se Napolitano, come lui stesso ha ammesso, è stato costretto a diventare ancora una volta presidente è solo a causa  “di un avvitarsi del Parlamento in seduta comune nell’inconcludenza, nella impotenza ad adempiere al supremo compito costituzionale dell’elezione del capo dello Stato».

Della Caporetto dei partiti tutti sono responsabili. Ha avuto le sue colpe il Pd, un partito talmente pieno di odi personali da anteporre la resa dei conti all’interesse nazionale, ha le sue colpe il PDL, tenuto insieme soltanto dall’esigenza di proteggere un unico uomo e ha avuto le sue colpe Grillo che ha fomentato ogni giorno i peggiori sentimenti antidemocratici che  covano nella pancia del pase. Di fronte a questo disastro Napolitano non poteva far altro che richiamare, grazie alla forza della sua investitura, al contributo di tutti per formare un governo.

Ma a giudicare dall’atteggiamento surreale avuto dai parlamentari durante il discorso non c’è molto da essere ottimisti. Quasi come se il Presidente stesse parlando ad una platea di innocenti e non ai colpevoli di questo sfascio, i parlamentari più Napolitano attaccava e più applaudivano, quasi come se un segno di giubilo tardivo potesse cancellare le loro responsabilità. Lo stesso stupido atteggiamento avuto dai deputati grillini che con l’aria arrogante di liceali che si sentono di fare la rivoluzione non  hanno applaudito, ubbidendo ciecamente all’ordine del capo, senza accorgersi neanche della sostanziale investitura democratica che hanno ricevuto.
A questo punto non ci resta che aspettare le prossime mosse dei partiti politici. La prova che le parole del presidente hanno colto nel segno sarà l’atteggiamento con cui tutti gli attori si porranno rispetto al prossimo governo.  Quello auspicano da Napolitano non è infatti un semplice governo di larghe intese da tenere in vita fin quando conviene, né è l’ennesimo luogo dove far prevalere i veti di parte sugli interessi nazionali. E’ forse l’ultima possibilità per tutti, M5S compresi, di guidare un processo di ricostruzione del paese.

 

 

Scritto da

Altri blogger

- La rete è grande e piena di spunti di riflessione e analisi interessanti di autori indipendenti da La Prima Pietra. Ecco, Altri Blogger è proprio il nostro contributo alla diffusione dei loro articoli!