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5 Feb 2014

Rifugiati afghani in Pakistan nelle foto di Muhammed Muheisen

“I bambini su entrambi i lati del confine stanno soffrendo a causa delle violenze effettuate dagli adulti. Durante il mio primo viaggio in Afghanistan, ho incontrato centinaia di bambini nei villaggi della provincia di Kandahar. Passeggiano a piedi nudi per le strade piene di spazzatura, la loro vita dura, li fa sembrare più vecchi e agiscono da adulti anche se conservano l’innocenza che si può vedere nei loro occhi”
Muhammed Muheisen

Il fotografo dell’Associated Press, Muhammed Muheisen, ha fotografato i figli dei rifugiati afghani in Pakistan: sono ritratti duri da digerire, volti di bambini che a volte, per uno ricercato gioco di obiettivo e luce, sembrano bambole, sporche e abbandonate.

Secondo  l’UNHCR, un’organizzazione che si dedica alla protezione dei rifugiati, i profughi a livello mondiale sono più di 11 milioni. Numeri per lo più che lasciano indifferenti, non persone, ma numeri come altrove nel passato. 

Negli ultimi trent’anni, la più grande fonte mondiale di rifugiati è l’Afghanistan e la maggior parte di loro va nei paesi confinanti: Iran e Pakistan. Il risultato è che un’intera generazione di bambini afgani sono nati e vivono lontano dal proprio paese. Nel paese l’ONU ha registrato più di 1,7 milioni di rifugiati afghani in Pakistan, ma le stime dovrebbero raggiungere quasi i 3 milioni, se si contano anche coloro che vi vivono illegalmente.

“Volevo mostrare attraverso le immagini ciò che vedevo ogni volta, ad ogni passo in queste baraccopoli, gli slum. Ora che ogni fotografia è il ritratto di una persona, cessano di essere numeri per le statistiche e diventano solo ragazzi e ragazze. Io non potrò mai dimenticarli i loro nomi”
Muhammed Muheisen

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