Il ruggito del grillo
[…] loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba!
Queste parole che il signor Beppe Grillo non ha lesinato di ripetere negli ultimi mesi non sono sue: da bravo attore qual è ha ripescato un copione scritto esattamente 80 anni fa quando Adolf Hitler, a una settimana dalle elezioni presidenziali del 1932, parlò davanti a circa centomila berlinesi scossi e stanchi per una crisi economica e politica che li attanagliava ormai da troppo tempo.
E il discorso (di chi dei due?) continua:
..mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico…noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo… (A. Hitler)
Non è un giochino il nostro quello di estrapolare discorsi praticamente identici anche se da contesti (parzialmente) diversi. La nostra è una preoccupazione vera, soprattutto quando il signor Grillo dice di voler prendere il denaro per il reddito di cittadinanza da pensioni e stipendi dei funzionari della pubblica amministrazione, quando caccia i giornalisti dai suoi comizi, quando dice che dare due schiaffi ai marocchini è cosa giusta se danno fastidio, quando propone di sciogliere i sindacati, quando afferma e di voler vedere i suoi nemici tutti morti. La nostra preoccupazione è vera quando analizziamo parola per parola le interviste e i video prodotti dalla società dell’ispiratore del Movimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio: si parla di una terza guerra mondiale che dovrebbe decimare la popolazione mondiale e passare a un sistema di “democrazia diretta” gestita unicamente sul web. Saranno pure le esternazioni di un folle, ma quel folle ha portato degli eletti in Parlamento.
La nostra preoccupazione è vera, perchè l’Italia è quasi giunta al fondo di un baratro economico, perchè vengono chiuse due aziende all’ora, perchè gli italiani sono stati per troppo tempo sottomessi alla tv e al concetto del “sono tutti uguali”.
Siamo preoccupati perchè l’Italia di oggi assomiglia davvero troppo all’Italia pre-fascista. E perchè Grillo assomiglia davvero troppo al primo Mussolini.