Il vero voto utile
La peggiore campagna elettorale della storia repubblicana volge al termine. Però, attenzione: è anche la più importante. Si è parlato di voto utile e si è detto che ogni voto è utile. Non è vero. Ogni voto è legittimo, quand’anche sia di mera testimonianza; ogni voto è, più o meno, giusto. Quando l’alternativa è tra governo e caos, si pone il problema dell’utilità del proprio voto.
C’è chi subisce il fascino del pifferaio magico, che prova un sinistro piacere nel solleticare il ventre molle del Paese, assecondandone gli istinti e le passioni più selvagge. L’apprendista stregone fa questo, seguito da folle festanti di persone che – fiere della loro protesta contro i partiti – non si rendono conto che saranno usate come massa d’urto per mettere in discussione le basi stesse della democrazia.
Non esiste una “democrazia diretta” che si alimenta solo sul web. Si tratta solo di una moderna forma di autocrazia. La più pericolosa.
La democrazia è fatta di corpi intermedi ed è basata sul principio di rappresentanza.
Mettere in discussione questi principi significa mettere in pericolo le basi stesse della democrazia e spingere il paese verso il caos più totale.
L’utilità del voto alla coalizione di centrosinistra è qui: nel dare al paese un governo il più possibile forte ed autorevole, autonomo, in grado di emanciparsi dalle tecnocrazie e di tirarci fuori dalla spirale recessiva determinata da politiche economiche e sociali basate ciecamente sul binomio austerità+rigore.
E’ una possibilità ed è l’unica che abbiamo.
Rafforzare la sinistra della coalizione votando SEL, significa trasformare la possibilità in una opportunità