Attentato a Brindisi: la strategia è nota. E fa schifo!
la Redazione.
Che siano le organizzazioni criminali organizzate, che siano gruppi “politicizzati”, o che siano altri che lasciamo alla fantasia o alla lungimiranza del lettore ad aver operato un atto di inumana bestialità, noi de La Prima Pietra lo condanniamo, lo disprezziamo, lo odiamo.
La strategia è nota. E fa schifo!
Melissa e gli altri ragazzi non c’entravano. Chi veramente volevano colpire? La sensazione è che si siano voluta minare le certezze: che la mafia può essere combattuta con senso civico e solidarietà, che i modelli economici vigenti non sono gli unici possibili, che il mondo (locale o globale) tutto sommato non è quello che impongono di pensare che sia.
Stiano attenti coloro che giocano col fuoco, che gettano benzina sulla fiamma dell’odio collettivo! Violenza chiama violenza. Le regole del gioco sono già sfuggite dal controllo della logica e c’è il rischio che si formalizzi un orrendo role play: chi ha paura da una parte e chi incute paura dall’altra.
E fa male sapere che due ragazze hanno perso la vita e che altri sette sono gravemente feriti per cause che non sono le loro. Questa volta se la sono presa con dei ragazzini, affinché tutti abbiano paura. E’ dura tuttavia rimanere lucidi, sembra quasi cinico pensare ai responsabili e alle “motivazioni” quando si combatte ancora per la vita. Non possiamo però redimerci dal farlo. Non abbiamo paura di farlo!