Un esperimento: Partito Socialista franco-italiano

Il 9 maggio, in occasione della Giornata dell’Europa, la sezione napoletana del Partito Socialista francese ha organizzato un convegno per parlare di Europa Politica e Cittadinanza Europea.

A chi mi ha chiesto perchè si è deciso di fondare una sezione di un partito francese, rispondo che esistono almeno tre motivi:

In primo luogo perché i francesi socialisti presenti a Napoli e in tutto il sud Italia non avevano, ormai da molti anni, una sezione del partito socialista francese. Ovvero un luogo di incontro, di confronto, per discutere politicamente delle questioni relative ai francesi all’estero.

In secondo luogo perché abbiamo capito che essere dentro ai fenomeni, alle regole, alle impostazioni culturali di un partito, in questo caso  straniero, può offrire una visione meno idealistica dell’estero, meno fantasiosa, il più delle volte meno distorta. Essere dentro a una realtà così grande (nella sua dimensione locale) ci fornisce la possibilità di imparare come funziona oggi un grande partito socialista. Ci rende consapevoli di quali impostazioni culturali e politiche abbiano portato al governo Francois Hollande.

Il compagno e segretario nazionale del PS, Harlem Desir, e la segreteria tutta della Fédération des Français à l’Etranger du Parti Socialiste ci hanno consentito di provare, in assenza di una complementare esperienza italiana, le formule politiche che hanno reso grande il PS in Francia.
Insieme stiamo calibrando (sulla base dei propri background) il linguaggio e le pratiche di un partito socialista di massa e di governo.

In terzo luogo perchè la necessità di parlare, studiare insieme e capire, si dimostra essere cosa sempre più urgente e impellente, soprattutto da quando la nostra Europa è stata attraversata da una devastante crisi economica. Ma la nostra Grande Europa è attraversata anche da una corrente di entusiasmo e voglia di lottare per poter fornire un’alternativa politica e socialista alle ricette liberiste, che sono accettate spesso come qualcosa che non può essere nemmeno messo in discussione e che continueranno ad affossare la politica, l’ economia e la cultura degli stati membri.

Questa corrente è composta dai militanti dei Partiti Socialisti nazionali (purtroppo l’attuale situazione politica italiana non consente un serio apporto delle proprie istanze ed energie) che vanno a rafforzare, di giorno in giorno, il Partito Socialista Europeo. Una realtà, quella del PSE, vivace e straordinaria e della quale in Italia non arrivano che flebili racconti.

L’Europa politica che desideriamo ha in questo tipo di iniziative i suoi germi e anticorpi alle risposte solo finanziarie. Crediamo che l’Europa dei Popoli non sia solo uno slogan, ma una vera e propria realtà da coltivare, e crediamo che non può esserci migliore occasione per crescere insieme se non quella di militare insieme in un partito.

A Napoli abbiamo voluto tentare, nel nostro esperimento culturale e politico di osmosi e contaminazione reciproca, di ricreare in piccolo quello che a livello europeo è già stato avviato, dai grandi partiti socialisti nazionali, già da qualche anno.

Non deve meravigliare in Italia la nostra militanza in un partito straniero: il Socialismo è per sua natura Universale e i socialisti sono tutti compagni, al  di là delle provenienze geografiche o nazionali. Se è vero che oggi nel mondo, in Europa, il Socialismo è declinato in partiti nazionali, che danno ovviamente risposte adeguate alle situazioni locali, noi vogliamo fare ancora di più, ovvero vogliamo rilanciare il dibattito (che in Italia sembra ancora poco attivo) militando a livello trans-nazionale ed europeo.

La nostra speranza è quella di poter crescere insieme come Europei e come Socialisti.